L'artista Helmut Perathoner a Ortisei in Val Gardena

Annunciazione del Signore, bisnonno
Perathoner, 1890

In seguito alle ricerche eseguite da Wilhelm e Franz Moroder, Christian Trebinger e Melchior Vinazer all’inizio del 17 secolo erano tra i primi scultori della Val Gardena. Fino a 18 secolo inoltrato la dinastia dei Vinazer fu predominante in fatto di scultura religiosa. Oltre all’arte sacra producevano anche piccole opere sia in legno che in alabastro. Il lavoro ai maestri Vinazer di certo non mancò.

Nel periodo del dopo Concilio infatti trionfava l’arte barocca e nelle chiese e nelle cappelle della nostra zona gli altari gotici venivano sostituiti da altari barocchi scolpiti in legno.

Oltre all’arte sacra che veniva creata dagli scultori di mestiere, si cominciò a produrre con maggior frequenza sculture di minor taglia a tema profano. Nella maggior parte dei casi si trattava di statue realizzate in serie dai numerosi contadini della valle, che durante i freddi e lunghi mesi invernali avevano la possibilità di un guadagno accessorio. La produzione passava da crocefissi e presepi a giocattoli.

Nello studio di nonno Caio
e papà Caio con fratelli (1958)

Dopo il 1870 l’arte scultorea di grande dimensione visse un nuovo slancio e le chiese iniziarono a commissionare con maggior frequenza delle opere. La scuola di disegno non riusciva però a tenere il passo con tale sviluppo. Si fece quindi sentire sempre di più la domanda di un’istruzione migliore. Nel 1872 poi grazie a una sovvenzione pervenuta da Vienna, venne istituito un Istituto d’arte.

In questa scuola non si formarono solamente i nativi della valle, ma anche parecchi aspiranti scultori di altre vallate. La scuola diede un grande slancio all’arte scultorea religiosa. I valligiani sperimentarono la scultura di grandi opere sacre e diedero vita a rinomati laboratori di scultori, tra cui:

  • 1872 Josef Rifesser e Josef Runggaldier
  • 1875 Stuflesser
  • 1876 Leopold Moroder
  • 1880 Prinoth
  • 1887 Josef Obletter
  • 1890 Perathoner, bisnonno di Helmut Perathoner
  • 1896 Josef Höglinger
In questi laboratori vennero allestiti interi altari, statue di santi di tutte le dimensioni, tabernacoli, pulpiti, confessionali e presepi. Alcuni rappresentanti degli scultori gardenesi, come ad esempio Franz Tavella, nelle loro creazioni raggiunsero addirittura levatura da artista. Dopo la prima guerra mondiale sotto il dominio italiano la produzione di altari diminuì rapidamente. Concausa fu la crisi degli anni 30.
I nonni Senoner Josef-Perathoner Theresa
e la mamma Senoner Hedwig
al lavoro nel scolpire presepi in legno (1962)
In seguito alla seconda guerra mondiale la scultura in legno in Val Gardena fu caratterizzata da una grande voglia di rinnovamento artistico. A scadenza annuale vennero organizzate sia mostre collettive che personali.

Negli anni sessanta l’artigianato artistico della Val Gardena entrò nuovamente in crisi. Fecero la loro apparizione i pantografi, con i quali si copiavano e moltiplicavano industrialmente le sculture in legno. Ben presto sorse la necessità di introdurre un marchio di garanzia per distinguere le statue scolpite a mano da quelle prodotte meccanicamente. Nel 1969 venne applicato il primo marchio a una scultura in legno. Tuttora questo garantisce il lavoro fatto completamente a mano.

Nello stesso anno nacque lo scultore Helmut Perathoner e anche lui nelle sue creazioni garantisce manifattura.

Lavoro di Caio Perathoner
Risurrezione di cristo, 1955

Già suo bisnonno era scultore e commerciante, così come il nonno Caio e il padre omonimo, nel cui laboratorio Helmut Perathoner mosse i suoi primi passi da scultore. Pure i nonni materni Senoner Giuseppe e Perathoner Teresa, oltre alla loro attività da contadini, producevano scultore (presepi) di piccolo taglio. Helmut Perathoner assolse l’apprendistato da scultore presso suo zio Julius e frequentò parecchi corsi di disegno e modellismo.

Dal 1992 lo scultore lavora in proprio a Ortisei. Le sue opere finora si sono potute ammirare in diverse mostre sia all’estero che in Italia.

Helmut Perathoner, oggi